Da: La Nuova Bussola Quotidiana, 23 agosto 2023 (F. Cannone)
Sono decenni che si parla di crisi educativa, crisi scolastica, decadenza nella formazione dei giovani. Tanti sarebbero i discorsi da fare per leggere un disagio epocale che non riguarda il solo mondo giovanile, ma che nelle nuove generazioni raggiunge l’acme della sua plateale evidenza.
Per limitarci alla scuola, possiamo essere certi che varie tendenze di lungo corso l’hanno indebolita e resa, in linea di massima, corresponsabile di una ignoranza, maleducazione e violenza su cui i giornali riempiono pagine.
Tra i tanti libri che analizzano in modo didattico la crisi post-sessantottina della trasmissione è urgente rileggere un testo a suo modo sufficiente e abbondante per cogliere un trend al ribasso che va avanti da decenni, tra tante denunce e poche inversioni di rotta (cfr. Paolo Mastrocola e Luca Ricolfi, Il danno scolastico. La scuola progressista come macchina della disuguaglianza, La Nave di Teseo, 2021).
Ma dopo una buona diagnosi, occorre un’efficace prognosi e l’impegno di tutti per correggere una situazione che difficilmente sarà corretta dall’alto: i governi delle nazioni infatti possono tanto, ma non tutto. In primis proprio di noi cattolici che troppo spesso siamo ottimi nella critica di ciò che non va, ma meno bravi nella soluzione dei problemi. E in tal senso è particolarmente significativa la pubblicazione da parte del giovane e valente storico Giorgio Enrico Cavallo, di due libri di testo, concepiti per le medie, ma utilissimi anche dopo.
Si tratta di due manuali veri e propri, uno di storia e uno di antologia, entrambi reperibili su Amazon. I quali sono già in uso presso alcune scuole cattoliche (e parentali) e sono destinati a diffondersi rapidamente. Sia per la loro qualità di sintesi, che per la loro serietà argomentativa, nel contesto non facile dei recenti libri di testo, troppo condizionati dal relativismo e dello scientismo egemoni.
Il mio libro di Antologia (Independentlypublished, 2023, pp. 298, euro 36,40) si pone come un testo ben costruito e ottimamente illustrato da Guido Damini, in cui la più alta letteratura classica è posta al servizio della riflessione, della formazione morale e civile dello studente e dello sviluppo organico dei suoi apprendimenti.
Ancora più degno di lode è il manuale di storia, intitolato Duemila anni. Riscoprire la nostra storia (Independentlypublished, 2023, pp. 448, euro 78). A chi ha dimestichezza coi libri di storia, specie con quelli in uso nelle scuole italiane, non sarà difficile notare la differenza di fondo dell’impostazione. Giorgio Enrico Cavallo ha scritto un manuale non solo di Storia, ma direi storico, nel senso che il testo farà data per la seria valutazione dei fatti e la critica ricostruzione degli eventi e delle epoche.
Si tratta, per chi non lo avesse capito, di un testo, forse unico oggi, libero dalla sudditanza psicologica verso lo “storicamente corretto”, in cui uno studioso cristiano e fiero di esserlo si è applicato a mostrare – senza però paraocchi e manicheismi facili – l’inarrivabile apporto del Vangelo al mondo e della cristianità all’umanità, specie nella nostra vecchia Europa. Non ci si scandalizza delle crociate e dell’inquisizione, né si oscura la luce del Medioevo. Si mostrano le pagine buie della riforma protestante, della rivoluzione francese e dell’avvento, tragico e fatale, della Modernità. Ovviamente molti dei giudizi offerti dipendono dal punto di vista dell’autore, e non si intende sottoscrivere ogni singolo giudizio, il che avrebbe poco senso.
Tra l’altro, il medesimo autore, sta portando avanti un progetto di scuola on line, che inizierà a settembre e avrà il bel nome di San Giorgio Academy. L’Academy, «di fronte al malinconico crepuscolo del sistema scolastico statale», intende «invertire la rotta». L’Academy, a cui si ci può iscrivere per fruire di corsi sul web sia umanistici che scientifici, si presenta sul suo sito come «un’accademia all’antica, ma pensata per le giovani generazioni». Concepita per chi ha bisogno di un sostegno, di ripetizioni, di approfondimenti o «desideri la figura di un precettore che lo accompagni nel percorso scolastico». Anch’essa con lo stesso spirito di amore alla fede e alla tradizione che caratterizza i 2 manuali sopra visti.
Nelle «ambiguità e i conflitti che caratterizzano la nostra società contemporanea», diceva Giovanni Paolo II, il 12 settembre 1984, coloro che svolgono il «sacro incarico» di educatori e maestri, «devono affermare e salvaguardare il significato e l’importanza delle verità e dei valori perenni». Anche con l’ausilio di libri, mezzi, ambienti e istituti come quelli citati.